Era il 3 marzo del 1948 e già il volto dei primi numeri si rivelava ai segni che la vita ci dà lungo una sequenza che di numeri ne offre a iosa. Si dice che ciascuno di noi sia “segnato” dalla sua data (cioè dai numeri) di nascita. Sarà per questo che il buon napoletano, che sia di città o di provincia, conserva un’attenzione particolare per il messaggio che i numeri portano. Come accade stamane al buon napoletano Michele Piccolo, fondatore e “anima” dei supermercati Piccolo e di una comunità di lavoratori che oggi è lieta di festeggiare con lui, idealmente e realmente, i suoi “primi” 74 anni compiuti, appunto, oggi. Sicché, prima di approfondire il resto, desta curiosità il numero del nuovo anno che è anche un nuovo segmento di vita. La smorfia associa al numero 74 una cosa ben precisa: è la grotta, un’associazione che, tra cabala, sogni, inconscio e preconscio, si presta ad una serie numerosa di interpretazioni e di significati. Si sa, per esempio, che “nell’antichità la grotta rappresentava la dimora dei contadini che in essa trovavano riposo e riparo dalle minacce della vita quotidiana”. Ma la grotta rappresenta anche l’inconscio che, di fatto, ci permette di nascondere qualcosa agli altri o a noi stessi”. Sarà in questo caso quel segreto che il 74enne Michele Piccolo ha trovato lungo la strada e che gli ha consentito di far sviluppare la sua azienda che partiva con una bottega ed è arrivata a quello che oggi è e sarà? Potrebbe darsi ma, in quel caso, nemmeno sarebbe facile trovarne uno. Qualcuno azzarda sia stata soprattutto la tenacia del “signor Michele”, come lo chiamano i tanti suoi collaboratori, a fare in modo che la sua vita, alla bella età dei 74 oggi, sia animata da passioni e da grande forza d’animo, da curiosità e determinazione come fosse il primo giorno di lavoro. Potrebbe certamente essere. Ma, si sa, certi segreti restano tali come quando occorre capire l’ingrediente “segreto” di una ricetta che funziona più di altre. Oppure l’appeal che certe persone hanno più di altre. I numeri impressionano sempre. Soprattutto quelli nuovi. Intanto, nella smorfia il 74 che si abbina, come detto, alla grotta ci suggerisce tanto altro. Che, per esempio, la grotta è “luogo intimo e personale dove si ha la possibilità di mostrarsi per quello che si è perché protetti da sguardi indiscreti”. Un dettaglio che ci suggerisce per esempio, nel caso del fondatore dei supermercati Piccolo – per chi ben lo conosce – che si tratta effettivamente di un uomo discreto, riservato, a cui non piace mettere in piazza i suoi successi personali e nemmeno la trama fitta dei rapporti privati o pubblici che sa tenere con persone di ogni ceto sociale, ruolo, condizione, risma.

Dai numeri ai sogni il passo è breve ed anche in questo i napoletani hanno una predilezione particolare. Se sognano una grotta, come quella che la smorfia abbina al 74, cercano di capirne il senso razionalizzando ciò che sognano. Così se, ad esempio, nel sogno vi vedete scendere in una caverna sotterranea è possibile che stiate prendendo coscienza di alcuni aspetti del vostro carattere; se invece immaginate di uccidere un animale posto a guardia di una caverna, è possibile che quello sia il vostro modo di cercare di entrare in contatto con qualcosa che vi permetta di esternare il vostro essere. Tuttavia dentro lo stesso libro della smorfia il numero 74 si associa anche ad altre cose: agli strumenti utilizzati per sfruttare un pozzo, ovvero secchio e fune per esempio. Il 74 è poi anche il numero che la tradizione napoletana associa alle mandorle zuccherate, e anche quello legato all’azione di chiudere la finestra così da proteggersi dagli spifferi e dal freddo. Le valenze, insomma, sono davvero molte, l’importante è cogliere quella che meglio si sposa con il nostro sogno.

Quello dei numeri, insomma, è davvero un mondo. Un numero infatti si può leggere in altri modi. Il numero 74 lo si può leggere sotto forma di numero angelico e ci svela che “l’angelo vuole ricordare quanto importante sia la sua presenza all’interno della nostra vita e nelle nostre scelte. Il ruolo dell’angelo viene attraverso questa presenza riconosciuto, legittimato, reso palese e altrettanto chiara ed evidente risulta la volontà del soggetto di affidarsi proprio al suo angelo custode. Qui la ricerca diventa più fitta e anche più personale ed intima.

Fuor di numeri e di trame, la grande famiglia che anima il mondopiccolo e tutti i collaboratori che lavorano presso i supermercati Piccolo si associano a questa particolare occasione di vita, nel giorno del compleanno del signor Michele per fargli arrivare i loro (e i nostri) migliori auguri. Che il 74, comunque sia letto ed interpretato, possa portare nuovi ed importanti traguardi a chi ha saputo, lungo l’arco di 74 anni di vita, saper coniugare il sogno e la passione, la concretezza e la destrezza. Sapendo fare i conti con gli errori, i limiti dell’animo umano, gli ostacoli della vita e le tante vicende umane dove il chiaroscuro è lo spazio preferito dei bambini quando giocano tra loro, degli artisti quando hanno voglia di mettere olio su tele, dei visionari quando hanno davanti i contorni del futuro e dei coraggiosi che non si tirano mai indietro. Lunga vita a Michele Piccolo da parte di tutti quelli che lo conoscono e che gli vogliono bene.