di Raffaele Piccolo |


Tra poche ore, venerdì 19 novembre, presso il teatro Manzoni di Milano l’industria di marca che ha nomi e prodotti noti a tantissimi sarà, ne sono certo, attento ad ascoltare ciò che il Gruppo VéGé vorrà loro comunicare. Un viaggio per realtà d’impresa, per temi, per parole cruciali. “La pandemia, il lockdown – aveva scritto il nostro Edoardo Gamboni nel comunicare le “ragioni” dell’evento – ha reso sempre più complessa la gestione dei rapporti retail/industria, gli incontri in presenza continuano ad essere rari, per carità compensati da nuove procedure che in apparenza rendono tutto più semplice ed immediato, ma il percepito è che qualcosa si sia perso soprattutto nel trasferimento di informazioni fondamentali, quali l’innovazione e le strategie dell’industria e viceversa gli sviluppi, nella fattispecie, delle Imprese del Gruppo VéGé e dei riferimenti“. Una percezione che ci accomuna pienamente e se l’evento del prossimo 19 novembre che ne è scaturito servirà a renderci più vicini non sarà affatto male. Al contrario. Esso servirà a porre pubblicamente ed in presenza una serie di temi e di scenari che ci sono davanti. Alcuni di noi avranno modo di rendere testimonianza dei percorsi fatti, dei profili che ci hanno visto comporre uno dei gruppi della GDO più solidi e più variegati. Ci sono dentro aziende con spiccati profili familiari come quella da cui vengo io e molti altri. E ci sono aziende il cui profilo costitutivo è del tutto diverso. Assieme abbiamo un unico obiettivo: prepararci ai cambiamenti, adeguare una struttura organizzativa che deve essere sempre più efficiente, aprirci a dinamiche innovative.

In un mercato che cambia costantemente, lungo un percorso sul quale non abbiamo ancora visto e dato la parola “fine” ad un evento che ha scosso e cambiato il mondo e anche il modo di fare la spesa, la pandemia da Covid-19, dobbiamo capire ed interpretare la direzione che ci aspetta. Un impegno da prendere assieme all’industria di marca poiché da soli, anche in questo caso, non si va da nessuna parte e si pensa alle conseguenze che la crisi delle materie prime che sta provocando già problemi in vario modo. Noi siamo in questo contesto, dentro un percorso di un mondo e di un mercato che cambiano velocemente. A Milano porteremo il valore delle nostre storie, il racconto, seppur breve, di tutte le insegne che compongono il grande Gruppo VéGé di cui mi onore di far parte. Saremo assieme pronti a dare al settore anche un messaggio di fiducia e di grande ottimismo. Ritornare in presenza, respirare a pieni polmoni la vicinanza che ci è mancata in questi ultimi due anni.

Il grande lavoro concreto, creativo, operativo e puntiglioso di Giorgio Santambrogio, di Edoardo Gamboni, di Francesca Repossi nonché di tutto il gruppo che sta lavorando per preparare nei minimi dettagli l’evento del 19 novembre a Milano, sono sicuro, porterà ottimi frutti. E se il sodalizio tra retail e industria potrà rilanciarsi nei prossimi mesi e anni dipenderà anche dalla chiarezza che tutti sapremo usare. Non da meno, consentitemi di non nascondere quella salutare emozione che mi prende quando si tratta di fare un esordio. Per me sarà la prima volta ad un evento così importante che ci arrivo con un incarico delicato del quale mi onoro da un po’. Sarò pronto a supportare tutti gli sforzi del nostro presidente Giovanni Arena a cui anche toccherà esordire da presidente già noto per avere a cuore il grande impegno di portare avanti e far crescere il Gruppo VéGé. Il resto verrà da sé animati come siamo, tutti noi, dall’idea di fare bene ciascuno la propria parte.