Salvatore De Riso, in arte Sal De Riso, è nato nel non troppo lontano 1966 a Minori, piccola perla della costiera amalfitana. E così già dall’incipit narrativo della storia umana e professionale di uno dei pasticcieri più noti e conosciuti d’Italia si scherza con gli anni, l’età e l’esperienza. Un’ironia che serve. Nella terra in cui i limoni sono i protagonisti indiscussi della scena l’ironia arguta ed intelligente serve. Qui Sal De Riso – si racconta – non ha resistito al profumo di quei limoni di costiera né al richiamo del rumore dei mestoli, persino più ammaliante (come lui raccontò) del più famoso canto delle Sirene. Concreto, di gavetta fatta, l’infanzia davanti ad una mare bellissimo. Una mamma casalinga che ai suoi compleanni preparava una torta curata nei dettagli di mani, d’amore e d’attenzioni. Oggi a ricordarle quelle cose, complice un libro/biografia della BUR che sta sul tavolo, in una stanza ricca di spunti che Sal De Riso riserva agli incontri quando arrivano ospiti a Tramonti lì dove c’è il cuore della sua produzione. Attorno a quel tavolo si sono seduti, accolti da Sal De Riso, giovedì 18 febbraio scorso, Michele Piccolo, anima e fondatore dei supermercati Piccolo che cerca da sempre “numeri primi” del settore enogastronomico. C’era il figlio Raffaele Piccolo che ha fortemente voluto l’evoluzione di un cash di famiglia di nome Carico Cash & Carry inaugurato il 16 settembre scorso e diventato un luogo fantastico e reale da dedicare anche all’alta enogastronomia di ogni terra. Con lui la sorella Giusi Piccolo che sta seguendo l’evoluzione dei laboratori d’azienda che fanno produzione propria e sono il vero fiore all’occhiello del successo di un’impresa che ha fatto dei laboratori un motore che traina, uno specifico. Con loro il giornalista Francesco De Rosa, tornato, per l’occasione, da Sal De Riso che aveva già raccontato su grandichef.com e che riannoda i fili del racconto e dei momenti formativi per l’azienda Piccolo a cui è legato da anni.

Ispirati così da fervida immaginazione che, di certo, a loro non è mai mancata Sal De Riso e Michele Piccolo hanno ipotizzato e direzioni di marcia su cui poter costruire, con grande entusiasmo, possibili e futuri sodalizi. Ad uno dei più famosi pasticcieri italiani, ambasciatori dei sapori della Costa d’Amalfi, la battaglia per la qualità e la genuinità dei prodotti di pasticceria (e non solo) è stata da sempre uno dei temi per cui spendersi. Sal De Riso riporta ai “Piccolo” gli aneddoti, il rammarico per le tante spudorate imitazioni di prodotti e, persino, di grafiche sue dentro cui si veste la storia di ogni prelibatezza. Il futuro sarà più chiaro per il mondo del food quando la pandemia sarà finita ma al futuro occorre già pensare ora per prepararsi e prepararlo. Il connubio tra il nuovo cash che è a Pomigliano d’Arco e che nel “mondo” Piccolo vuole diventare sempre di più un punto di riferimento per l’Horeca e l’alta enogastronomia fa esultare Raffaele Piccolo e, non da meno, Sal De Riso con Francesco De Rosa dacché si sta lavorando ad una serie di masterclass su temi di grande interesse enogastronomico in un progetto di grande interesse che arriva da grandichef.com e che resterà ancora top secret fino a quando la pandemia ci impedirà tante cose. Giusi, intanto, con il papà Michele Piccolo immaginano spazi d’azienda dove il valore umano e professionale che Sal De Riso ha saputo rappresentare, in questi anni, e rappresenta ora in mille modi possa essere centrale.

Le idee si fanno avanti. Anche il racconto per aneddoti insospettabili. Così attorno a quel tavolo si scopre, per esempio, che Michele Piccolo ha fittato per anni, quando i suoi figli Giusi e Raffaele erano ancora fanciulli, una casa a Minori a solo pochi passi dalla casa d’infanzia di Sal De Riso che a Minori ci è nato e vissuto. Parlano di persone e cose che solo chi stato in questa parte di mondo e di mare, per una vita o molte estati, può capire e conoscere. E il vantaggio è di sicuro effetto. Apre altre prospettive. Sal De Riso e il mondo Piccolo potrebbe essere un gran bel sodalizio. Ci sono valori comuni e la ricerca costante della qualità. Un amore infinito per il lavoro che si è scelto di fare. Dopo la pandemia chi vivrà vedrà belle cose. Il primo passo è compiuto. L’invito fatto a Sal De Riso affinché possa fare una visita appena possibile nel quartier generale che è in via Luraghi a Pomigliano (dove c’è il nuovo bellissimo cash ed un supermercato almeno bello al pari) Michele Piccolo lo rivolge a nome di tutti i presenti. Il saluto, prima di congedarsi val bene una foto che ne porta altre con sé scattate all’esterno dove campeggiano dove i modi con cui in questi anni Sal De Riso è riuscito a diventare uno dei più bei rappresentanti della qualità e dei sapori che, dalla pasticceria in poi, possono venire dalla Costa d’Amalfi al mondo del cibo.