Nasce dalla tradizione de “il Sole 24 Ore” del quale è parte integrante. “Platinum, aziende & protagonisti” è una rivista prestigiosa e periodica con cui – dicono e scrivono in redazione – “raccontiamo le storie uniche, a volte straordinarie, di chi ha saputo trasformare un’intuizione in un business di successo”. Un portale che raccoglie tutti i numeri e sul quale si attendeva questo nuovo numero di luglio, quello post/covid che ha mille e più significati a partire dalla copertina. In questi giorni lo trovate in tutte le edicole d’Italia in abbinamento con il quotidiano “il Sole 24 Ore” per approfondire e capire una serie di storie e vicende. Ne potrete, intanto, sfogliare le pagine anche sul web qui.

Così, poco prima di luglio, è accaduto che, raccontando un’Italia che vuole ripartire, la redazione ha puntato le vele verso sud nella direzione della Campania lì dove ha sede l’Azienda attorno alla quale Michele e Raffaele Piccolo stanno rinsaldando le radici di un progetto d’impresa che continua a fare sviluppo nel mondo del food. Si voleva ascoltare la voce di una generazione meno avvezza alle emergenze sociali, quella che di tempi bui, di crisi finanziarie, di turbolenze sociali non ne avesse mai vissute e così Raffaele Piccolo ha risposto all’appello con un punto di vista che ha dato prospettiva e nuovi spunti ad un numero di una rivista che pure ha tante voci interessanti. Nello spazio di “primo piano” Platinum ha voluto sentire la voce di Raffaele Piccolo per capire il mondo del food dove sta andando dopo l’esperienza della pandemia che ha cambiato il modo, i tempi, gli stili della spesa alimentare. Con garbo e padronanza d’orizzonte, Raffaele Piccolo ha condiviso le sue prospettive di futuro attorno ai temi del presente. Si è voluto chiedere, ai microfoni della redazione di “Platinum”, come saranno i nuovi supermercati del futuro, come sarà la spesa e quale stile assumeranno i clienti quando faranno la spesa. Nel contempo, ha voluto aprire anche il piccolo scrigno del proprio vissuto. Quarantuno anni, poco prima della pandemia, per dedicare, dopo la pandemia, parole importanti dapprima al papà Michele, che ha definito “maestro di vita”. Ma anche a sua mamma Rita, alla sorella Giusy, agli affetti più cari dei figli e della sua famiglia. Passato, presente e futuro attorno allo stesso fascino che viene unicamente dall’immaginazione e dalla tenacia di creare le condizioni dello sviluppo. Un corso fatto di sacrifici e dedizioni, il richiamo ad un nuovo welfare che possa coinvolgere tutti i collaboratori. Chapeau, dunque, a Raffaele Piccolo e ad uno stile di racconto e di testimonianza che si è fatto chiaro, pregnante, significativo e del quale suggeriamo vivamente di non perderne la lettura.