Lunedì 28 dicembre 2020 | Era almeno dal 1994 che il Personale tutto dei supermercati Piccolo si ritrovava la sera del 31 dicembre, poche ore prima della mezzanotte e a chiusura dei punti vendita fino ad allora aperti (quello della Starza a Sant’Anastasia e quello di via Selva a Castello di Cisterna), riuniti, tutti assieme, negli spazi della “casa madre” che era ed è alla Starza di Sant’Anastasia. Era un modo per dirsi “grazie” ma anche un rito di buon auspicio. Ci si compattava davanti alla stessa linea d’orizzonte scrutando il futuro e, di fatto, costruendo quella comunità di lavoratori che si è fatta, con gli anni, anche “famiglia” pur di trovarsi pronti ed uniti davanti ad ogni nuovo anno che arrivava. Così è stato fino al 31 dicembre dello scorso anno, il 2019, quando l’idea di un virus pandemico che ha cambiato modi di fare, riti consolidati ed abitudini era del tutto sconosciuta. E ogni anno ha avuto un’emozione particolare tra record d’incassi, entusiasmi, il sorriso dei bambini che accompagnavano i loro genitori a fare la spesa di Natale, il costume di una Italia che stava cambiando in tanti modi. Nel 2011, era il 31 dicembre poco prima della mezzanotte, in mezzo al piazzale del vecchio cash un video riannodava la storia dell’Azienda con tutta l’emozione che si condivideva in numero sempre crescente di punti vendita e di Personale. E così ad ogni anno la sua particolarità, i suoi sorrisi, le sue note varie, quei forti abbracci che scaricavano anche le fatiche del momento.

Qui sopra immagini di repertorio. Un gruppo di lavoratori e di clienti in un periodo natalizio agli inizi degli anni ’90 presso il punto vendita della Starza a Sant’Anastasia.

Presso i nuovi uffici di via Luraghi, 3 a Pomigliano d’Arco, nella Sala conferenza dove hanno già preso forma e spazio i Percorsi formativi necessari al Personale che vive “il mondo” Piccolo, lunedì 28 dicembre si sono ritrovati tutti i direttori dei punti vendita assieme ai responsabili delle varie aree d’ambito nonché ai direttori degli altri opifici che si legano e fanno sistema nella medesima Azienda (Carico, il cash&carry, Pomilia, lo zuccherificio nonché il CeDi, il Centro di Distribuzione) per ricevere gli auguri e le linee d’indirizzo per il nuovo anno da Giusy, Raffaele e Michele Piccolo. Un tradizionale scambio d’auguri che si è dovuto, quest’anno, restringere necessariamente, per la normativa anti Covid, alla presenza fisica dei soli direttori, vertici e rappresentanti dei tanti luoghi di lavoro della stessa insegna i quali, a nome della famiglia Piccolo, avrebbero poi portato, come sta accadendo, gli auguri a tutti i loro gruppi di lavoro.

L’intervento che ha aperto lo scambio di auguri lo ha tenuto Michele Piccolo, fondatore dell’Azienda che dal 29 settembre dell’ormai lontano 1988 inanella, risultato dopo risultato, le tappe di un percorso di successo costruito con serietà e abnegazione. Michele Piccolo ha ricordato le difficoltà di un anno insolito, il 2020, limitato da un virus pandemico che ha certamente costituito una condizione non favorevole né per l’economia generale né per quella del settore alimentare e nemmeno per l’umore di chi ha vissuto questi mesi. Egli, tuttavia, ha voluto ricordare, non da meno, il grande impegno che c’è stato in tutti i punti vendita e negli altri opifici da parte di tutto il Personale al quale, anche nel corso del primo lockdown della scorsa primavera, il fondatore e “anima” dei supermercati Piccolo non ha voluto far mancare il proprio concreto ringraziamento con una lettera e non solo. In mezzo ad un quadro economico generale dove il mondo intero ha risentito per tanti settori dell’impossibilità a lavorare, con tracolli vistosi mai visti prima, il settore del food e della grande distribuzione, pur se rimasto sempre aperto, ha, senza dubbio, dovuto affrontare i danni inevitabili che ci sono stati su tanti fronti d’intorno. Eppure, a far da contrappeso, Michele Piccolo ha cercato, quasi a porlo da buon auspicio per il nuovo anno, l’oggettività di taluni dati che potessero avere l’autorevolezza ed il rigore di chi osserva, dall’esterno, proprio l’affidabilità ed il successo delle imprese del food. Ha chiamato così all’intervento Claudio Palumbo che nel “mondo” Piccolo si adopera dentro gli ambiti del commerciale a cui ha chiesto di fornire i numeri e i dati della edizione più recente della Guida Nielsen nella quale l’azienda globale di misurazione e analisi dati che fornisce la più completa e affidabile visione al mondo sui consumatori e sui mercati ha detto cose che danno senza dubbio più di un entusiasmo. Nielsen ha analizzato ben 25.532 punti vendita delle insegne più diverse in ogni parte d’Italia. Solo in Campania ne ha visitate ben 2.500 e le sue “visite” non sono state, certamente, di cortesia. Fatturato per mq, redditività ed altri importanti parametri legati ai settori del fresco e del freschissimo che danno il vero “valore” commerciale di una impresa del food. In base a questi dati, come si è avuto modo di sottolineare, sui 2.500 punti vendita nei primi quattro posti in assoluto ci sono ben tre supermercati Piccolo: al primo posto quello di via Luraghi a Pomigliano d’Arco aperto nel 2018 e diventato già punto di riferimento con la sua apertura fino alle 24 di ogni sera. Al terzo posto c’è la “casa madre”, il supermercato della Starza a Sant’Anastasia dove tutto nacque. Al quarto posto c’è quello di via nazionale a Pomigliano d’Arco. Ma non solo. Nelle prime 300 posizioni di tutti i 2.500 punti vendita analizzati in Campania ci sono tutti i sedici punti vendita supermercati Piccolo. Iniezione di fiducia e, assieme, un grande incoraggiamento per il 2021, l’anno a cui tutti vediamo con ottimismo per tanti motivi.

Intanto, Giusy Piccolo, chiamata all’intervento subito dopo quello del papà Michele, ha posto l’accento sul fattore umano che ha in mente di seguire nel corso del nuovo anno. Ispirata in mille modi da contenuti e pratiche delle quali l’Azienda non può che giovarsene, la primogenita di casa “Piccolo” sta passando in rassegna tutto quello a cui può dare, nei prossimi anni a partire proprio dal 2021, il miglior contributo. Con la sua proverbiale attenzione ai dettagli, ai particolari che fanno risultato ed il clima migliore Giusy Piccolo non ha voluto far mancare il suo personale ringraziamento al padre e al fratello Raffaele per il grande lavoro che fanno ogni giorno da anni. Ma anche un sentito e forte ringraziamento a tutto il Personale che nei punti vendita mette in campo un grande impegno come è stato anche nei mesi intensi e difficili del Covid.

A Raffaele Piccolo è toccato fare sintesi dei temi e degli interventi che lo hanno preceduto. Con la sua nota concretezza, il più giovane di casa Piccolo, già da qualche anno componente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Vegè che ha sede a Milano e in cui l’Azienda Piccolo agisce, ha voluto dare uno sguardo al prossimo futuro, ai bei numeri che potranno venire, ai frutti che potrà portare l’avvio del Percorso Formativo che si è fatto partire in Azienda per un gruppo di giovani e per altri a cui si chiede il massimo impegno per prepararsi nel miglior modo in tutti i ruoli che l’Azienda richiede. A capo di una riorganizzazione aziendale facilitata anche dal trasferimento presso i nuovi uffici di via Luraghi a Pomigliano d’Arco, Raffaele Piccolo sta impegnandosi per garantire che ogni tassello e risorsa all’interno dell’Azienda possa dare il meglio.

Con uno sguardo ai cantieri aperti e in dirittura d’arrivo proprio nel corso del prossimo anno, Michele Piccolo ha potuto osservare, non privo di soddisfazione, il clima di rinnovata energia umana, culturale ed imprenditoriale per una realtà che sta mettendo assieme esperienze, capacità, saperi e motivazioni nel segno della tradizione più vera dell’Azienda che sognò di realizzare sin dal 1988. Nel frattempo il brindisi d’auguri ha sottolineato, semmai occorreva, l’occasione particolare di un incontro che qui, in ogni caso, passerà alla storia.