Nemmeno il tempo di riaprire il supermercato di via Gramsci ed accogliere così le richieste dei tanti pomiglianesi che ne chiedevano da giorni la riapertura per arrivare, di filato e nuovamente, tra i temi più dibattuti in città. Almeno quella digitale che vive di post e di commenti, di foto truccate e guerra politica dentro la quale nessuna azienda vuole entrare. Sabato 7 maggio 2022, davanti all’ingresso del supermercato Piccolo di fronte al Parco delle Acque di via Gramsci è tutto pronto per riaprire ciò che era stato chiuso ben prima di Pasqua a causa dei lavori di riammodernamento del punto vendita che lì era aperto, a spazi ridotti, dall’ormai lontano giugno del 2013. Il parroco è arrivato ben prima delle 8.30 orario previsto per il taglio del nastro rosso all’ingresso. C’è l’assessore e vicesindaco Eduardo Riccio poi raggiunto dal sindaco Gianluca Del Mastro. Ci sono i coordinatori degli altri punti vendita che sono in diversi altri paesi della provincia di Napoli con uno a Sarno, provincia di Salerno. Ci sono gli amici più affezionati e anche alcuni dei clienti che aspettano da giorni la riapertura di questo punto vendita. Tra loro c’è Ferdinando Antignani, pomiglianese di 89 anni che ha combattuto il fascismo e che, alla sua veneranda età, ogni giorno si prende cura con ogni amorevolezza e dedizione di una figlia disabile facendo proprio qui a via Gramsci la sua spesa quotidiana. Ferdinando Antignani (nella foto che segue assieme al coordinatore del punto vendita Antonio Carrano) è vedovo da anni ma oggi è anche uno dei clienti più contenti che questo punto vendita sia stato riaperto. Nemmeno potrebbe immaginare, lui che social non è, le polemiche che, oggi stesso, si scateneranno tra alcuni suoi concittadini su temi vecchi di anni. Vecchi e cari alle ideologie e alle fazioni di parte che hanno vantaggi a fare guerre politiche.

All’appuntamento della riapertura di via Gramsci, dopo il lungo tempo delle acquisizioni di parti contigue al punto vendita che c’era e i lavori di ammodernamento che sono costati non poco, Michele Piccolo, anima e fondatore dei supermercati Piccolo, ci è arrivato assieme ai suoi figli Raffaele e Giusy con la serenità, la determinazione e l’emozione di chi vorrebbe riparare ad una vecchia ferita ricevuta, suo malgrado e a suo danno, dalla città dell’Alfa Romeo, di tante belle persone ma anche di minoranze che hanno fatto della faziosità più aspra un modo di essere che si diffonde ancora più velocemente nell’era dei social. “Degli assenti non diremo nulla, nemmeno di chi ci ha ostacolato per anni stando in politica. Parleremo invece e solo bene di chi favorisce il lavoro di tutti e anche il nostro“. Come suo solito, anche dalle prime battute di questa riapertura, Michele Piccolo mira a costruire ponti con chiunque. “Michele Piccolo, lo dico per conoscenza diretta, è uno di quei pochi che si adopera per il sociale e la comunità cittadina molto di più di quello che si possa sapere. Per tante delle cose che fa a favore della comunità chiede di poterle fare in anonimato“. A dirlo è Gianluca Del Mastro, sindaco di una città che era e resta inquieta e faziosa soprattutto sui temi della politica da sempre motivo di divisioni e di veleni. Lo ha voluto dire il sindaco senza nessun timore di sorta nel corso del suo intervento che ha dato avvio al momento ufficiale della riapertura al pubblico del punto vendita di via Gramsci a cui è intervenuto assieme al vicesindaco e assessore Eduardo Riccio. Lo hanno seguito, negli interventi, lo stesso Michele Piccolo che ha ringraziato l’amministrazione cittadina e i tanti cittadini di Pomigliano clienti di questo punto vendita come di altri che in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce. Raffaele Piccolo ha fatto riferimento all’importanza dei supermercati di prossimità, quelli cioè che sono a pochi passi da fitti insediamenti abitativi, i quali arricchiscono l’offerta di servizi, prezzi e qualità indirizzata ogni giorno ai cittadini. Giusy Piccolo ha voluto chiosare sui temi dello stile aziendale e sul ruolo cruciale che lo spirito di squadra dona ai luoghi di lavoro tale da originare quelle percezioni positive che i clienti avvertono chiare quando si trovano in un punto vendita a fare la spesa.

Il parroco, chiamato a benedire i luoghi, ha voluto testimoniare, anche lui, il ruolo sociale che l’azienda Piccolo esercita in città come Pomigliano d’Arco. Il tempo di altri ringraziamenti per chi ha lavorato in queste settimane a rendere tutto più bello e via con la prima giornata di lavoro di un punto vendita che è passato dai 250 mq che era agli 800 mq che è e che doveva essere sin dal suo principio. A via Gramsci i clienti (nuovi e vecchi) troveranno una pescheria nuova di zecca, un reparto salumeria molto più grande, così come la macelleria e l’ortofrutta, lo scatolame, i vini ed i liquori. Sono aumentare le casse e, finalmente, ha acquisito quella centralità che doveva avere sin dall’inizio l’ingresso del punto vendita che guarda verso il verde fitto della villa comunale così frequentata nelle belle giornate. A via Gramsci i cittadini di Pomigliano d’Arco hanno pure già trovato un parcheggio costruito nuovo di zecca a lato del punto vendita ed esattamente di fronte ai luoghi dove si tiene il mercato settimanale. Un parcheggio pubblico fatto nascere a proprie spese sul proprio suolo dall’azienda Piccolo: gratuito, aperto a tutti e messo completamente a disposizione della collettività soprattutto di giovedì quando qui non ci sono posti auto per chi si reca al mercato cittadino. Sin qui il racconto di una giornata che ha riportato a via Gramsci i clienti già noti ed altri ancora.

Nessuno, invece, poteva immaginare ciò che già pochi minuti dopo la riapertura del punto vendita sarebbe accaduto nei “cortili” affollati e gratuiti di facebook, sulle pagine cittadine dello stesso social dove trovi di tutto e di più e sui profili personali di chi non dichiara la sua vera identità o va persino fiero di essere un “produttore” di fake news (false notizie). Tutti (costoro) già individuati dalla collettività e dai noi, dei quali si conoscono le trame, le paturnie, le derive e tutti gli interessi di parte. Nessuno tuttavia aveva previsto sulla vicenda (trattandosi di un punto vendita già esistente) il loro pur noto sfogo social misto a retorica che ha mirato a colpire il sindaco e il vicesindaco presenti alla riapertura del punto vendita cittadino e quindi anche l’impresa del food che vuole stare fuori da ogni polemica. Nemmeno lo stesso Michele Piccolo poteva prevedere che, sul finire degli anni ’80, partì dalle periferie di due paesi di provincia senza nessun vantaggio e nessun privilegio, nessun parente influente o amico politico e potente. Non fu né amico di qualche imprenditore magnate che potesse metterlo con le spalle al sicuro né in qualche casta che si contrapponesse ai lavoratori/operai. Tanto sta tuttavia che, piccolo esercente prima di molti altri “piccoli esercenti” di oggi, in un quartiere che nessuno conosceva (la Starza di Sant’Anastasia) Michele Piccolo oggi si è ri(visto) accostato, per opera e volere dei tanti leoni e “giustizieri” da tastiere social che, volendo colpire l’amministrazione comunale, scrivono di lui e rivanno sul tema della concorrenza tra i supermercati e i piccoli esercenti. In questo caso è bastata una foto postata dal vicesindaco Eduardo Riccio sul suo profilo facebook che lo ritraeva assieme al sindaco e alla famiglia Piccolo davanti alla torta della riapertura per scatenare facebook attorno ai vecchi temi e alle contrapposizioni. Una sinistra contro una destra (quelle rimaste in piedi), gli operai contro i padroni, i piccoli esercenti contro le grandi catene. Temi che ogni tanto ritornano riportando indietro le lancette dell’orologio di almeno 30 anni. Che, manco a dirlo, sono gli stessi temi che fermarono, 15 anni fa la realizzazione del supermercato che qui doveva essere e che oggi, finalmente, è. Con buona pace di chi vive per fermare un mondo che si evolve ovunque ed il diritto, sacro ovunque, di dare ad ogni cittadino, ovunque sia, tante più proposte e possibilità di acquistare dove e quando vuole. A patto che la faziosità di facebook, i “leoni” da tastiera anonimi, la guerra politica cittadina e l’ideologia che divide tutto e tutti resti fuori dagli spazi, pur ampi e rinnovati, del nuovo e bellissimo supermercato riaperto al pubblico.

Qui la foto che ha “scatenato” i leoni da tastiera